Pausa di fine anno. Molti di noi utilizzano questi giorni anche per pianificare l'attività dell'anno entrante (tanti lo fanno anche durante la pausa estiva).
Ci si trova spesso a mettere giù obiettivi più o meno ragionati, metodi, propositi e strategie. Quasi sempre manca però la revisione dell'elemento più significativo, o comunque, quello che ho compreso negli anni che dovrebbe essere quello più significativo:
La Mission aziendale.
Le domande da farsi sono molteplici ma quelle fondamentali sono 4:
1) Posseggo una Mission?
2) La Mission è sempre allineata ai miei valori e alle mie leve motivazionali?
3) Le attività che svolgo quotidianamente rispondo in modo adeguato alla Mission?
4) Quello che faccio serve a realizzare la Mission?
Queste sono le domande fondamentali. Penso però vi serva prima la risposta alla domanda "perché mai dovrei avere una Mission?".
La Mission è proprio quello che dice di essere: la missione dell'azienda nella società, nel mondo.
Perché la mia azienda dovrebbe esistere? Che contributo porta alla società? Qual'è il suo ruolo nel mondo?
Vediamola per un istante al rovescio: in assenza di una Mission ogni azienda ne acquisisce una di default: stare in piedi, farmi vivere, pagare salari, tasse e contributi. Anche questa è una Mission, certamente, ma porta a realizzare esattamente quello che si prefigge: sopravvivere.
Tante aziende non riescono a fare il salto di qualità, non riescono ad uscire dalla quotidianità e poi, andando a vedere nel dettaglio ci si accorge che in realtà non hanno una Mission. Le aziende sono organi in un corpo complesso (la società civile): ogni organo svolge un ruolo nell'organismo e se non ha un ruolo viene espulso come un corpo estraneo. Questo è quello che fa la società rispetto alle attività commerciali che non hanno una Mission o che hanno esaurito la propria Mission.
Personalmente ho sempre dedicato molta attenzione alla Mission delle mie aziende. Quando ho iniziato oltre vent'anni fa la mia attività informatica avevo una Mission chiara: modernizzare le aziende portandole nell'era digitale. E ci sono riuscito bene e con soddisfazione. Il mondo si è poi evoluto e la Mission che avevo originariamente pensato si è esaurita in quanto la maggior parte delle aziende aveva oramai compiuto il salto tecnologico e l'era digitale era oramai una realtà diffusa. Da quel momento la mia attività non aveva, per me, più altro significato che non il sostentamento e ho quindi ritenuto che fosse il momento di cederla. E così ho fatto. Oggi ho una nuova Mission: modernizzare il mondo del lavoro non più tramite la tecnologia ma portando una nuova cultura: quella del marketing referenziale, un nuovo modo di fare business.
Qualche anno dovrà passare prima che anche questa Mission si esaurisca!
La Mission risponde alla fondamentale domanda "qual'è il mio ruolo nel mondo". Prendiamo Google: "Catalogare il sapere umano e renderlo accessibile a tutti". Tutto il resto è conseguenza della Mission: ogni azione, ogni ricerca, ogni prodotto, ogni servizio sono funzionali alla Mission. Pensateci un po' sopra e ve ne renderete conto. E, sorpresa! Anche il reddito è conseguenza di un allineamento alla Mission che in una visione "riformata" (in senso protestante) è anche la misura dell'importanza della Mission nella società civile.
Mi auguro, con queste poche parole di avervi almeno in parte fatto riflettere. Se così è stato allora avrò fatto un passo avanti nella mia di Mission!
Buona Mission a tutti!
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