venerdì 21 febbraio 2014
Il Leone Christian - Una storia di amore e di amicizia
Una delle più belle storie che abbia mai visto!
domenica 9 febbraio 2014
Perché spesso non si vende?
Perché molto spesso si finisce per non riuscire a vendere quello che si desidera malgrado prodotto o servizio siano di ottima qualità?
Il lavoro per BNI. BNI è la scuola del passaparola. Ma quello che sto per spiegarvi funziona in genere nella vita non solamente in BNI.
La filosofia del passaparola è riassunta nel suo motto: Givers Gain (marchio registrato BNI)
BNI è un organizzazioni in cui imprenditori e professionisti che mettono a disposizione degli altri colleghi la propria sfera di contatti e forniscono referenze, ricevono a loro volta contatti e nuove opportunità per incrementare il proprio giro d'affari.
Questo è il mio lavoro.
Perché funziona?
Perché il principio di reciprocità è profondamente radicato nella nostra cultura. E chi non lo rispetta riceve forti rimproveri sociali.
Qualche giorno fa ho avuto l'occasione di passare qualche ora con Robert Cialdini per un seminario sulla persuasione.
In sintesi la reciprocità è quando diamo qualcosa a qualcuno, e quello si sente in dovere di restituirci il favore. Questo atto è molto radicato nella nostra cultura, al punto che ci sentiamo quasi in obbligo di ricambiare in qualche modo ciò che riceviamo. Attribuiamo alle persone che non lo fanno titoli spregevoli: sfruttatore, opportunista, ingrato ecc.
Questo è il motivo per cui nel networking bisogna cominciare con il dare! Se non diamo non generiamo quel bisogno da parte delle persone di restituirci il favore. Questo è il motivo per cui la maggior parte dei venditori mediocri ed "esperti" di marketing falliscono. Non si chiedono perché l'altro dovrebbe dare qualcosa a noi.
Questo è anche il motivo per cui organizzazioni di networking come BNI funzionano così bene. Perché fanno proprio il principio di reciprocità estendendolo al gruppo che si frequenta settimanalmente. Tu porti al gruppo, il gruppo si sente in debito di restituirti impegno e disponibilità.
Se degli mici vi invitano a cena più volte non vi sentite in dovere di ricambiare? Il business funziona nello stesso modo. Non curate le vendite. Curate le relazioni umane!
Quindi, quando incontrate una persona o quando vi sedete al tavolo di un potenziale cliente cominciate con una domanda chiave: "Cosa posso fare per te?", "Di cosa hai bisogno?", "Come posso aiutarti a risolvere un tuo problema?" E poi fatelo. Non cominciate invece con la solita sbrodolata di presentazione aziendale ed elenco prodotti. Non siete ancora in rapport. Non c'è un motivo al mondo per il quale il vostro interlocutore debba ascoltarvi. Cominciate a DARE.
Vedrete, otterrete risultati eccezionali!
Il lavoro per BNI. BNI è la scuola del passaparola. Ma quello che sto per spiegarvi funziona in genere nella vita non solamente in BNI.
La filosofia del passaparola è riassunta nel suo motto: Givers Gain (marchio registrato BNI)
BNI è un organizzazioni in cui imprenditori e professionisti che mettono a disposizione degli altri colleghi la propria sfera di contatti e forniscono referenze, ricevono a loro volta contatti e nuove opportunità per incrementare il proprio giro d'affari.
Questo è il mio lavoro.
Perché funziona?
Perché il principio di reciprocità è profondamente radicato nella nostra cultura. E chi non lo rispetta riceve forti rimproveri sociali.
Qualche giorno fa ho avuto l'occasione di passare qualche ora con Robert Cialdini per un seminario sulla persuasione.
In sintesi la reciprocità è quando diamo qualcosa a qualcuno, e quello si sente in dovere di restituirci il favore. Questo atto è molto radicato nella nostra cultura, al punto che ci sentiamo quasi in obbligo di ricambiare in qualche modo ciò che riceviamo. Attribuiamo alle persone che non lo fanno titoli spregevoli: sfruttatore, opportunista, ingrato ecc.
Questo è il motivo per cui nel networking bisogna cominciare con il dare! Se non diamo non generiamo quel bisogno da parte delle persone di restituirci il favore. Questo è il motivo per cui la maggior parte dei venditori mediocri ed "esperti" di marketing falliscono. Non si chiedono perché l'altro dovrebbe dare qualcosa a noi.
Questo è anche il motivo per cui organizzazioni di networking come BNI funzionano così bene. Perché fanno proprio il principio di reciprocità estendendolo al gruppo che si frequenta settimanalmente. Tu porti al gruppo, il gruppo si sente in debito di restituirti impegno e disponibilità.
Se degli mici vi invitano a cena più volte non vi sentite in dovere di ricambiare? Il business funziona nello stesso modo. Non curate le vendite. Curate le relazioni umane!
Quindi, quando incontrate una persona o quando vi sedete al tavolo di un potenziale cliente cominciate con una domanda chiave: "Cosa posso fare per te?", "Di cosa hai bisogno?", "Come posso aiutarti a risolvere un tuo problema?" E poi fatelo. Non cominciate invece con la solita sbrodolata di presentazione aziendale ed elenco prodotti. Non siete ancora in rapport. Non c'è un motivo al mondo per il quale il vostro interlocutore debba ascoltarvi. Cominciate a DARE.
Vedrete, otterrete risultati eccezionali!
Mercato SEO ancora valido? Lo chiede l'utente "indosta" su WebMarketingForum
Questa la domanda di su WebMarketingForum:
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Questo è certamente una parte della verità. I portali verticali hanno un efficacia enorme nel promuovere prodotti e servizi. Alberghi, Ristoranti, Viaggi sono fortemente spinti dai siti specializzati (vedi ad esempio "Booking"). Ed il rating (o il feedback) del cliente, cioè la valutazione risulta spesso estremamente importante e viene sovente usata strumentalmente da clienti scorretti e concorrenti sleali per danneggiare altre attività: capita spessissimo su Trip Advisor i cui rating spesso non coincidono per nulla con la qualità effettiva del servizio offerto.
C'era da aspettarselo: con miliardi di Euro tritati ogni anno dall'e-commerce i grandi player non avrebbero certamente lasciato in mano il potere commerciale alle piccole agenzie di SEO/Web marketing.
Quale sarà quindi il futuro di breve termine?
Il SEO puro, cioè il posizionamento organico sui motori di ricerca resterà importante per le aziende che hanno volumi di transazioni sufficienti a giustificare l'investimento dell'agenzia. Per gli altri converrà certamente rivolgersi a portali verticali e pagare quello che c'è da pagare: farà parte dei normali costi commerciali che ogni attività deve sostenere per promuovere brand, servizi e prodotti.
Bene anche per il SEO localizzato e specifico: prodotti altamente specifici in zone geografiche precise - questi saranno premiati dai motori di ricerca-.
E poi? Tanto, tanto, tanto social marketing (Facebook e LinkedIn in primis) per veicolare traffico.
Per le attività locali queste attività dovranno necessariamente essere considerate a supporto di una strategia organizzata di incontri fisici face to face per alimentare il passaparola e la fiducia.
In sostanza non aspettiamoci di piazzare un sito Web, indicizzarlo decorosamente e di avere una coda di clienti pronti a comprare: non succederà. Il Web Marketing andrà per forza associato ad un efficace azione sul territorio di promozione e creazioni di contatti di business. E poi ricordiamocelo sempre: la stragrande maggioranza di agenzie tecniche, forse riusciranno anche ad ottenere un posizionamento discreto ma di che cosa? Se i contenuti non sono studiati dal punto di vista del marketing il posizionamento comunque non serve a nulla!
Ciao a tutti.
Vi faccio una domanda di carattere generale. Non pensate che i portali verticali di settori come automobili, turismo, case, etc... stiano inficiando il nostro lavoro di SEO e Web marketing per quanto riguarda la presenza nel motore di ricerca per antonomasia (Google)? Mi spiego meglio.
Le aziende, grandi o piccole che siano, ormai per comparire ai primi posti del motore di ricerca monopolista, pagano grandi somme allo stesso, indipendentente dal lavoro di ottimizzazione, indicizzazione e SEO che possiamo fare noi del settore. Quindi non parlo dei risultati di destra ma di quelli di sinistra in teoria non commercializzabili. Tutto questo non ammazza il nostro mercato o comunque lo ridimensiona fortemente?
Esempio: un B&B non chiede a me di indicizzare e ottimizzare il loro sito perchè si rivolge direttamente al portale verticale, il quale per essere trovato paga fior fiore di quattrini Google.
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Questo è certamente una parte della verità. I portali verticali hanno un efficacia enorme nel promuovere prodotti e servizi. Alberghi, Ristoranti, Viaggi sono fortemente spinti dai siti specializzati (vedi ad esempio "Booking"). Ed il rating (o il feedback) del cliente, cioè la valutazione risulta spesso estremamente importante e viene sovente usata strumentalmente da clienti scorretti e concorrenti sleali per danneggiare altre attività: capita spessissimo su Trip Advisor i cui rating spesso non coincidono per nulla con la qualità effettiva del servizio offerto.
C'era da aspettarselo: con miliardi di Euro tritati ogni anno dall'e-commerce i grandi player non avrebbero certamente lasciato in mano il potere commerciale alle piccole agenzie di SEO/Web marketing.
Quale sarà quindi il futuro di breve termine?
Il SEO puro, cioè il posizionamento organico sui motori di ricerca resterà importante per le aziende che hanno volumi di transazioni sufficienti a giustificare l'investimento dell'agenzia. Per gli altri converrà certamente rivolgersi a portali verticali e pagare quello che c'è da pagare: farà parte dei normali costi commerciali che ogni attività deve sostenere per promuovere brand, servizi e prodotti.
Bene anche per il SEO localizzato e specifico: prodotti altamente specifici in zone geografiche precise - questi saranno premiati dai motori di ricerca-.
E poi? Tanto, tanto, tanto social marketing (Facebook e LinkedIn in primis) per veicolare traffico.
Per le attività locali queste attività dovranno necessariamente essere considerate a supporto di una strategia organizzata di incontri fisici face to face per alimentare il passaparola e la fiducia.
In sostanza non aspettiamoci di piazzare un sito Web, indicizzarlo decorosamente e di avere una coda di clienti pronti a comprare: non succederà. Il Web Marketing andrà per forza associato ad un efficace azione sul territorio di promozione e creazioni di contatti di business. E poi ricordiamocelo sempre: la stragrande maggioranza di agenzie tecniche, forse riusciranno anche ad ottenere un posizionamento discreto ma di che cosa? Se i contenuti non sono studiati dal punto di vista del marketing il posizionamento comunque non serve a nulla!
venerdì 7 febbraio 2014
I segreti dei business mixers!
Come comportarsi ai business mixers?
Le regole di base per partecipare proficuamente ai business mixers ed agli eventi di networking in genere.
Organizzare l'azienda con un’efficace rete di agenti è utile per incrementare il fatturato.
Il passaparola è un altro metodo. Forse ancora più efficace.
Fare networking è un mezzo per sviluppare la propria attività, per fornire ai nostri agenti dei contatti di livello superiore e per far conoscere il nome della nostra azienda (fare "branding").
Bisogna però fare attenzione a non cadere in un grosso errore: partecipare a molti eventi senza però poi avere il tempo di coltivare e curare le relazioni che nascono in seno a questi incontri.
Un biglietto da visita non è sufficiente per creare una relazione proficua, è necessario:
Per quale motivo cerchiamo questi contatti?
Per sviluppare delle relazioni che portino ad un proficuo, duraturo e reciproco scambio di referenze.
Fare networking non vuol dire cercare di vendere a tutte le persone che incontriamo, ma porre le basi per affari futuri.
Partecipare ad un incontro con un centinaio di persone ci mette in concorrenza con molti altri imprenditori, diventa quindi fondamentale trovare il modo di differenziarsi. Un buon metodo è fare le domande giuste, ma, soprattutto:
Vi diamo tre consigli:
1) Limitate il numero di contatti: parlare con cinque, dieci persone, porre le basi per una buona conoscenza e coltivare questa conoscenza, vuol dire che se partecipate a 10 eventi al mese potreste avere da 50 a 100 contatti in soli trenta giorni.
2) Parlate con ciascuno di loro almeno 5 minuti, chiedete un biglietto da visita, segnatevi dietro alcuni particolari che vi faranno tornare in mente la persona e chiedete se potrete chiamarlo per fissare un incontro in un momento diverso, in cui approfondire la reciproca conoscenza.
3) Dopo l’incontro fare un corretto follow up: contattate le persone nel giro di pochi giorni e fissate un appuntamento.
Conducendo i vostri incontri in questo modo, avrete la possibilità di poter gestire dei contatti migliori rispetto ad avere distribuito il vostro biglietto da visita a tutti i cento partecipanti all’evento.
Le regole di base per partecipare proficuamente ai business mixers ed agli eventi di networking in genere.
Organizzare l'azienda con un’efficace rete di agenti è utile per incrementare il fatturato.
Il passaparola è un altro metodo. Forse ancora più efficace.
Fare networking è un mezzo per sviluppare la propria attività, per fornire ai nostri agenti dei contatti di livello superiore e per far conoscere il nome della nostra azienda (fare "branding").
Bisogna però fare attenzione a non cadere in un grosso errore: partecipare a molti eventi senza però poi avere il tempo di coltivare e curare le relazioni che nascono in seno a questi incontri.
Un biglietto da visita non è sufficiente per creare una relazione proficua, è necessario:
- incontrare la persona più volte,
- approfondire la conoscenza,
- cercare punti in comune che possono generare affari per entrambi.
Per quale motivo cerchiamo questi contatti?
Per sviluppare delle relazioni che portino ad un proficuo, duraturo e reciproco scambio di referenze.
Fare networking non vuol dire cercare di vendere a tutte le persone che incontriamo, ma porre le basi per affari futuri.
Partecipare ad un incontro con un centinaio di persone ci mette in concorrenza con molti altri imprenditori, diventa quindi fondamentale trovare il modo di differenziarsi. Un buon metodo è fare le domande giuste, ma, soprattutto:
- ascoltare le risposte
- comprendere la persona che abbiamo davanti,
- le sue esigenze,
- il modo in cui possiamo essergli utili (noi a lui!)
Vi diamo tre consigli:
1) Limitate il numero di contatti: parlare con cinque, dieci persone, porre le basi per una buona conoscenza e coltivare questa conoscenza, vuol dire che se partecipate a 10 eventi al mese potreste avere da 50 a 100 contatti in soli trenta giorni.
2) Parlate con ciascuno di loro almeno 5 minuti, chiedete un biglietto da visita, segnatevi dietro alcuni particolari che vi faranno tornare in mente la persona e chiedete se potrete chiamarlo per fissare un incontro in un momento diverso, in cui approfondire la reciproca conoscenza.
3) Dopo l’incontro fare un corretto follow up: contattate le persone nel giro di pochi giorni e fissate un appuntamento.
Conducendo i vostri incontri in questo modo, avrete la possibilità di poter gestire dei contatti migliori rispetto ad avere distribuito il vostro biglietto da visita a tutti i cento partecipanti all’evento.
Le cause della Gastrite
LA GASTRITE
Questa settimana ho avuto il piacere di conoscere di persona Donatella Pecora, diplomata all'Accademia di Floriterapia Psicodinamica di Roma. Donatella è una persona straordinaria ed estremamente competente. Ho letto con piacere un suo articolo sulle cause comuni della gastrite che affligge così tanti di noi. Ho concordato con lei che l'avrei riportato integralmente su questo blog.
Buona lettura!
Infiammazione della mucosa dello stomaco, spesso legata a fattori nervosi, può
essere primaria o secondaria, acuta o cronica. Si manifesta con inappetenza, peso allo
stomaco o nausea, vertigini.
La secrezione gastrica può essere ridotta o aumentata.
Nel linguaggio psicosomatico simboleggia fame emotiva che non si può mostrare.
Lo stomaco reagisce in seguito a emozioni vissute e ciò è molto diffuso. Generalmente
insorge in seguito a forti vissuti di rabbia e invidia; può anche arrivare a crampi. Conflitti
sul lavoro o in famiglia sono fra le cause più frequenti.
I soggetti gastrici si sentono spesso rifiutati dagli altri e hanno forti bisogni di dipendenza e di sicurezza. Se qualcuno possiede qualcosa che il soggetto non ha, gli rode, lo logora e produce acidi
gastrici. Sono spesso persone molto ambiziose che diventano iperattive; cercano di
compensare i bisogni interiori con l’iper-indipendenza e la perseveranza verso i propri
obiettivi. Sono profondamente frustrati dai loro insuccessi e facilmente vulnerabili nei
loro affetti. Implodono le loro sensazioni e le elaborano solo parzialmente. Gli uomini
colpiti dalla gastrite sono tre volte più delle donne. Nei malati gastrici vi è sempre un
conflitto risalente alla fase neonatale. Reggono male la critica.
Gli stati d’animo a cui si fa riferimento per la gastrite sono rappresentati dall’essenza
A, in associazione all’implosione di quelle emozioni e realtà che si ritengono
scomode e difficili da “digerire”. Anche H e W sono fiori importanti
perché rappresentano la rabbia, l’invidia e il rancore per ciò che il soggetto non ha o
non è ancora. Il senso di avidità e di possesso, nelle persone gastriche, è molto forte
ed è identificabile nell’essenza S, in relazione al conflitto che nasce davanti
a una scelta fra due o più opzioni in quanto entrambe gli sembrano appropriate. L’avidità
viene spesso soddisfatta raggirando la scelta e optando per avere “tutto”. In ultimo,
l’essenza C P è molto utile per il principio transpersonale in quanto
aiuta il controllo dell’emissione involontaria, scarsa o eccessiva, dei succhi gastrici.
Donatella Pecora
Alternativamente "funzioniamo" così

Buona lettura!
Infiammazione della mucosa dello stomaco, spesso legata a fattori nervosi, può
essere primaria o secondaria, acuta o cronica. Si manifesta con inappetenza, peso allo
stomaco o nausea, vertigini.
La secrezione gastrica può essere ridotta o aumentata.
Nel linguaggio psicosomatico simboleggia fame emotiva che non si può mostrare.
Lo stomaco reagisce in seguito a emozioni vissute e ciò è molto diffuso. Generalmente
insorge in seguito a forti vissuti di rabbia e invidia; può anche arrivare a crampi. Conflitti
sul lavoro o in famiglia sono fra le cause più frequenti.
I soggetti gastrici si sentono spesso rifiutati dagli altri e hanno forti bisogni di dipendenza e di sicurezza. Se qualcuno possiede qualcosa che il soggetto non ha, gli rode, lo logora e produce acidi
gastrici. Sono spesso persone molto ambiziose che diventano iperattive; cercano di
compensare i bisogni interiori con l’iper-indipendenza e la perseveranza verso i propri
obiettivi. Sono profondamente frustrati dai loro insuccessi e facilmente vulnerabili nei
loro affetti. Implodono le loro sensazioni e le elaborano solo parzialmente. Gli uomini
colpiti dalla gastrite sono tre volte più delle donne. Nei malati gastrici vi è sempre un
conflitto risalente alla fase neonatale. Reggono male la critica.
Gli stati d’animo a cui si fa riferimento per la gastrite sono rappresentati dall’essenza
A, in associazione all’implosione di quelle emozioni e realtà che si ritengono
scomode e difficili da “digerire”. Anche H e W sono fiori importanti
perché rappresentano la rabbia, l’invidia e il rancore per ciò che il soggetto non ha o
non è ancora. Il senso di avidità e di possesso, nelle persone gastriche, è molto forte
ed è identificabile nell’essenza S, in relazione al conflitto che nasce davanti
a una scelta fra due o più opzioni in quanto entrambe gli sembrano appropriate. L’avidità
viene spesso soddisfatta raggirando la scelta e optando per avere “tutto”. In ultimo,
l’essenza C P è molto utile per il principio transpersonale in quanto
aiuta il controllo dell’emissione involontaria, scarsa o eccessiva, dei succhi gastrici.
Donatella Pecora
Alternativamente "funzioniamo" così
lunedì 3 febbraio 2014
Glossario di Web Marketing
Glossario dei termini più usati nel settore della pubblicità sul Web
Un glossario per il Web Marketing per capire le parole e gli acronimi più utilizzati. CTR, PPC,PPM,DEM,tasso di conversione sono tutti termini da conoscere a da capire per comprendere il mondo del Web Marketing.
CTR - Click Through Rate
E' il numero di volte che un annuncio viene cliccato su 100 volte che viene visualizzato. Il CTR è una sorta di misura del potere attrattivo dell'annuncio. Un alto CTR significa che l'annuncio è interessante per il navigatore.
CTR sotto l'uno percento sono considerati scadenti. Dall'uno al due percento nella norma. Oltre il due percento sono buoni. Oltre il cinque percento si ha un CTR ottimo.
CPA - Costo per Acquisizione
Costo sostenuto per acquisire un nuovo cliente. Dato riepilogativo estremamente importante. Se la campagna pubblicitaria costa 1000 Euro e acquisisco 5 nuovi clienti si avrà un costo per acquisizione di 200 Euro/cliente
Landing page
E' la pagina di destinazione dell'annuncio. quando si clicca su un annuncio si apre una pagina del sito web di destinazione. Questa pagina è la landing page. La landing page è fondamentale perchè il grosso dei visitatori non va oltre e decide in base al contenuto della landing page.
MWA -Most Wanted Action
L'azione più desiderata. La most wanted action è l'azione che si vorrebbe che il navigatore che visita una pagina facesse. La most wanted action potrebbe essere lasciare il nominativo, contattarvi, fare un acquisto, iscriversi ad una newsletter.
Posizionamento organico
E' la posizione che si ha sul motore di ricerca per i contenuti ottenuta tramite le normali tecniche di indicizzazione senza usare campagne a pagamento. Il posizionamento organico è quello naturale, legato al contenuto e alla notorietà.
PPC - Pay per click
E' una campagna pubblicitaria nella quale si pagano solamente i clicks ricevuti sui propri annunci. Diversamente dalla pubblicità classica nella quale si paga per la radiodiffusione, telediffusione, cartelloni publbicitari a prescindere da quanti effettivamente leggono o ascoltano l'annuncio, nelle campagne PPC si paga solamente quando il visitatore clicca sul vostro annuncio e arriva sul vostro sito web.ROI - Return on investment
E' il ritorno sul capitale investito. Si calcola dividendo il risultato operativo per il capitale investito. Nel Web marketing il ROI è spesso considerato il fatturato generato fratto il costo della campagna pubblicitaria. Un ROI del 10% significa che ho fatturato 1,1 per ogni euro investiti nella campagna. Questa, perquanto ampiamente usata, è tuttavia una definizione impropria del ROI che è un indice di bilancio più sofisticato.
SEO - Search Engine Optimization
Insieme di tecniche che permettono a parità di contenuto di ottenere il miglior posizionamento possibile nella parte organica (cioè quella non a pagamento). Un buon SEO non può tuttavia portare ad un buon posizionamento se i contenuti sono scadenti. Il SEO agendo sull'organico permette comunque di aumentare il punteggio di qualità nelle campagna a pagamento e percio di massimizzare il ROI.
Tasso di conversione
E' il numero di volte che un navigatore compie la MWA (Most Wanted Action) su 100 visite di pagine. Se ad esempio su una pagina vogliamo che il navigatore si iscriva ad una newsletter allora se otteniamo 5 iscrizioni ogni 100 visite avremo un tasso di conversione del 5%.
USP - Unique Selling Point
Il punto distintivo per la vendita: siete i più economici, i più veloci, il vostro prodotto è il più bello, il più robusto. E' la caratteristica che vi distingue dalla concorrenza. Opportuno indicarlo sugli annunci.
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