Immobili virtuali, PAC: una strategia di Web Marketing in rapido sviluppo.
Un'alternativa alla LEAD GENERATION fatta in casa.
Cerchiamo di capire perché è estremamente negativa per il cliente finale.
Apparentemente gli "immobili virtuali" sono del tutto innocui.
Si presenta a voi una qualche agenzia di Web Marketing, magari certificata Google,
e vi dice più o meno quanto segue:
"Noi vi prepariamo una landing-page a nostre spese. Vi facciamo la pubblicità. Conosciamo il settore. Voi non pagate nulla se non un piccolo affitto mensile. Noi raccogliamo i "lead" (i contatti) per voi e poi ve li cediamo per una cifra da concordare. Non avrete altre spese. Pagate solamente il contatto".
Questa più o meno la proposta. A prima vista del tutto innocua e molto conveniente.
Dove sta allora l'inghippo?
Non è così semplice capirlo, bisogna guardare il sistema nel suo complesso.
1) La landing page che questi signori mettono online e che usano per raccogliere i contatti è ovviamente generica, non legata al vostro brand. Altrimenti non potrebbero raccogliere contatti a sufficienza e rivenderli alle aziende del settore. Quindi voi non esistete, il vostro brand non esiste.
2) La proprietà della landing page è loro. Se funziona se la tengono e vendono i contatti (lead) sempre più cari. E se non siete d'accordo e non accettate le condizioni vendono il contatto alla concorrenza e/o "affittano" la landing page a qualcun altro (per quello la chiamano "immobile virtuale", perchè genera una rendita fissa mensile - A LORO -)
3) Concentrando gli sforzi di tutti su questa landing page, verosimilmente la posizionano ottimamente (a spese dei clienti ignari). Conquistano una posizione di privilegio sul mercato e poi raccogliendo i lead per tutto il settore dettano legge e rendono difficile per l'azienda che magari fino al giorno prima li ha sovvenzionati conquistare un posizionamento analogo.
4) Il posizionamento è loro non vostro: se smettete di comprare i lead o di pagare l'affitto, sarete "sfrattatati" e non esisterete più.
5) Non c'è codice etico. Il contenuto della landing-page lo decide il gestore. Il modo in cui viene trattato il cliente lo decidono loro. Non è detto che il gestore condivida e rispetti il vostro codice etico. Il cliente si rapporta con loro non con voi.
6) Non avete controllo sulla linea comunicativa. La comunicazione è costruita dal gestore in modo da ottenere il massimo numero di lead possibile. Anche lanciando messaggi poco chiari o imprecisi. Loro devono raccogliere lead e venderli. Punto. Il vostro investimento non va a costruire una linea comunicativa durevole nel tempo.
7) La qualità dei lead è spesso povera o inadeguata. Non avete controllo sul lead. Prima lo pagate poi lo ricevete. Spesso sono richieste generiche o scarti di altri clienti. Spesso anche sono contatti che hanno letto un testo generico sulla landing-page, testo che non descrive esattamente quello che fate voi.
8) A volte l'intero processo è anche illegale in quanto il cliente che lascia i suoi dati non acconsente di cederli a terzi (voi) e quindi il lead che comprate è illegale.
Gli immobili virtuali sono pensati per generare reddito fisso a chi li gestisce. Se voi leggete i siti dicono proprio questo: "come generare un reddito fisso da rendita equivalente a quello di un immobile".
Pertanto, per noi clienti finali il risultato è scontato: qualità scadente e delusione.
Fate attenzione prima di firmare uno di questi contratti. Quello che vi serve è visibilità e credibilità. Con gli immobili virtuali non avrete ne una ne l'altra.
Dario Castagna
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